domenica 22 novembre 2009

Berlino, sulle tracce del muro

La Stampa 19/11/2009
Vent'anni fa la caduta, in questo mese le celebrazioni
LUCA BERGAMIN
Hans custodisce la sua Trabie come un cimelio storico. "Con questa macchina prodotta dalla VEB Sachsenring Automobilwerke Zwickau, il 9 novembre del 1989 sono stato il primo a superare al volante dell'auto simbolo della DDR il varco di Bornholmer Straße dopo che Harald Jäger, l'ufficiale di comando, aveva dato l'ordine di sollevare la sbarra". Adesso la presta ai turisti per fare il giro del Mitte. Gunther conserva ancora il martello da Mauerspechten col quale, dopo il primo colpo dato tra Niederkirchnerstrasse e Zimmerstrasse, ha seguitato per anni a picchiettare il Muro, vendendone i frammenti ai turisti. E ancora lo fa fuori dall'entrata del Museo del Muro al Check Point Charlie. "Con queste schegge di cemento mi ci sono pagato l'università all'Ovest". Sono trascorsi venti anni dalla caduta del Muro, uno storico anniversario festeggiato davanti alla porta di Brandeburgo dai bambini di Berlino che hanno fatto cadere un domino gigantesco sino a Postdammer Platz, dai fuochi di artificio che hanno illuminato il cielo sopra la città, e da una grane folla di gente in Alexander Platz, davanti al Weltzeituhr, l'orologio che segna le ore di tutto il mondo. Berlino non ha nostalgia del muro, ma quel che resta di questa parete divisoria attrae ancora oggi visitatori da tutto il mondo. Acquistano la MauerGuide, una guida multimediale che attraverso un sistema satellitare gps indica le parti della città in cui ne sono ancora visibili e vanno a caccia dei blocchi di cemento più famosi al mondo, quasi intereamente colorati dai graffitari. Il tratto più scenografico è quello soprannominato East Side Gallery, in riva al fiume Sprea tra lo Schilingbrücke e l'Oberbaum Brücke, il ponte in mattoni rossi e le torri gemelle a ridosso con il multietnico quartiere di Kreuzberg: prima era composto da blocchi di cemento bianchi perché su questo tratto di strada passavano i convogli di stato stranieri diretti verso il centro della città e le autorità comuniste Non volevano che i loro ospiti fossero distratti da scritte e disegni poco sovietici. Adesso è una galleria a cielo aperto tutta colorata di slogan, volti, foreste. E dietro l'attigua stazione ferroviaria di Ostbahnhof, la domenica mattina si tiene un mercato delle pulci dove si possono trovare bambole di porcellana, libri d'arte, gioielli, violini, mappamondi scovati negli appartamenti di Berlino est. I volti dei venditori sono una garanzia di autenticità in merito alla provenienza della mercanzia.Una tappa obbligata è il Check Point Charlie, la garritta bianca copia del valico più famoso tra le due Berlino sino al 1989, e il MauerMuseum, dove video e fotografie raccontano i più bizzarri tentativi di passare a Ovest. Un piccola deviazione dai luoghi del Muro è ammessa per vedere le boutique intorno ad Hackeshermarket, la stazione della S-bahn, come per salire sulla cupola del Reichstag progettata da Sir Norman Forster e godere di una vista a 360° sulla città: si riconoscela sagoma in vetro a forma di lombrico della Dz Bank progettata da Frank Ghery. La facciata posteriore dello stesso istituto bancario affaccia sul Monumento in memoria degli ebrei europei vittime dell'Olocausto, un labirinto di 2.700 lastre grigie di varie altezze e dimensioni ispirato al cimitero di Praga. Un altro tratto di muro è quasi celato dalla vegetazione sulla Schiffbauerdamm promenade dietro l'avveniristica Biblioteca dei parlamentari in vetro e cemento: l'artista Ben Wagin ha voluto marchiare ogni blocco con il numero delle persone che furono uccise mentre cercavano di oltrepassa quella famigerata barriera. Tanti ci hanno provato a nuoto: le weisse kreuze in riva allo Sprea, sulla riva sud occidentale della Sprea, ricordano il coraggio della disperazione mostrato da questi eroi di Berlino. Ci saranno un po' anche loro alla festa del 9 novembre.INFORMAZIONILe Ferrovie tedesche offrono tariffe speciali con partenza da Milano e Roma a partire da 136 € a bordo del City Nigth Line, le cuccette sono nuove e molto comode. Il viaggio da Milano via Francoforte dura circa 14 ore (info@dbitalia.it, tel. 02.67479578, www.dbitalia.it). Il Vox Restaurant propone una cucina multietnica davvero squisita con vista sul casinò del Daimler Chrystler (Marlene Dietrich Platz 2, tel. 030.25531234). L'Hotel de Rome, anticamente sede della Dresder bank, è l'albergo più chic di Berlino affacciato sulla Bebelplatz, la piazza più classica della città, il teatro dell'Opera, l'Università Humboldt. La piscina si trova nel caveau (www.roccofortecollection.com, tel 030.4606090). Il Brandeburger si trova nella strada parallela al Ku'damm, le stanze, il patio e il giardino sono autentiche galleria di arte contemporanea (Eislebener Strasse 14, tel. 030.214050, www.slh.com). Stefano Gualdi con la sua GoArt propone itinerari artistici molto interessanti (www.goart-berlin-de, tel. 030.30873626). L'ente nazionale germanico per il turismo è in via Soperga 36 a Milano (te. 02.26111730, www.vacanzeingermania.com)